Esce il primo estratto da “Fantasma”, il sesto e nuovo album in studio dei Baustelle in uscita il prossimo 29 gennaio.
Pubblicato come singolo il 28 dicembre 2012, la canzone sembra confermare la conversione “d’autore” intrapresa dalla band fin dal precedente album “I Mistici…” del 2010.
“La Morte” presenta una struttura orchestrale che la rende un pregevole esempio di pop d’autore che trova pochi paragoni nel panorama italiano. La tribù della rete ha già riconosciuto in questa canzone dei Baustelle dei riferimenti non tropo velati a “Back To Black” di Amy Winehouse. Vero, ma va detto però che già il brano di Amy Winehouse non mancava di allusioni e citazioni per cui non griderei al plagio.
Parere personale?
“I mistici dell’Occidente” è finito troppo presto nel mio dimenticatoio, lo trovavo noioso e presuntuoso. Troppo poche le canzoni memorabili e non impazzisco per il Bianconi che fa il De Andrè.
Persa definitivamente la vena pop? Probabile, forse anche auspicabile.
Pazienza, i Baustelle possono sempre vantare 4 album notevoli. Che non è poco.
“La Morte (non esiste più)” mi porta a pensare ad un album imminente che ricordi fin troppo il precedente. Questo è sempre più un gruppo che o si ama o si odia e il suo leader sembra fare di tutto per confermare una simile reazione.
A riascoltarlo più volte, comunque, il brano ti entra in testa e ci rimane. I Baustelle cercano atmosfere e sonorità che riportano alla canzone pop di taglio anni 60/70 (forse, ma anche no) con arrangiamenti raffinati e strutturati che si scontrano con testi cupi e (volutamente?) poetici.
Vale sempre la pena ascoltare i Baustelle, comprare i dischi dei Baustelle ma, forse si era capito, i miei Baustelle non esistono più.
Ed è giusto così perché “niente muore”.
VOTO DEL RADO: [wc_fa icon=”star” margin_left=”” margin_right=””][/wc_fa][wc_fa icon=”star” margin_left=”” margin_right=””][/wc_fa][wc_fa icon=”star” margin_left=”” margin_right=””][/wc_fa]